Thursday, November 21, 2013

Produttività e ricavi passano dai sogni

Andrea Girardi, esperto internazionale di risorse umane




Tagliare i costi, aumentare la produttività, ottimizzare le risorse, aumentare i ricavi.
Quattro cardini a cui ogni azienda punta. Giustamente.
In caso contrario non sarebbe un’azienda.

Il punto è: come?

Sappiamo tutti che non esistono buone o cattive aziende: l’azienda in sé non ha una personalità. Dipende dalle persone.
Ogni organizzazione, di qualunque genere è la miglior versione di sé stessa quando le persone che ne fanno parte sono singolarmente la miglior versione possibile di sé stesse e lavorano tutte, a tutti i livelli, per uno scopo comune.

Il problema resta come realizzare questi obiettivi.

Partendo dal presupposto che le persone sono la risorsa maggiore di ogni organizzazione, lavorare su questo può portare a benefici impensabili, per le aziende prima, e per i singoli poi.

I sistemi più utilizzati per incentivare i dipendenti sono i premi in danaro, seguiti da qualche regalo tecnologico, viaggi, corsi motivazionali con tanto di passeggiata sui carboni ardenti… e così via.
A parte il fatto che spesso queste cose vengono riservate ai livelli più alti nella scala gerarchica aziendale, quindi dove è praticamente inutile in quanto superate certe soglie di reddito (intorno ai 60.000 Euro annui) i premi in danaro perdono di efficacia sul  medio termine, figurarsi a lungo termine, si dimentica che ogni individuo è unico ed irripetibile e come tale ha esigenze differenti da ogni altro.
Ciò che può motivare me, non è detto motiverà gli altri membri del gruppo.
Sarebbe possibile, è vero, portare ogni persona facente parte dell’organizzazione, a partecipare a questi corsi che vanno tanto di moda oggi, con l’intento di creare quella coesione tanto utile all’azienda, uno dei succitati con la passeggiata sui carboni ardenti.
Quello che spesso (forse sempre?) questi centri di formazione dimenticano di comunicare, è la validità nel tempo di tali pratiche. Generalmente si va da una a due settimane, un mese per i soggetti più impressionabili, poi si torna al punto di partenza,
Lo stesso vale per il trattamento economico, che però dura un pochino di più: l’effetto di un aumento di stipendio e di benefit di alto valore (auto aziendale? Gadget tecnologici…) possono arrivare ad incentivare con efficacia fino a sei mesi circa, poi il gioco deve necessariamente ricominciare o si avrà un repentino passo indietro della produttività del singolo individuo. Allo stesso livello pre-gratificazione, e in pochi mesi ancora ad un decisivo e sconcertante passo indietro, perché il dipendente attende inconsciamente un ulteriore riconoscimento delle sue capacità e del suo impegno.

Vogliamo ricominciare a spendere in questo senso?
Sarebbe insostenibile per qualsiasi organizzazione.

Quello che invece funziona molto bene sia nell’immediato, sia a medio e lungo termine è legare gli obiettivi aziendali ai sogni ed alle esigenze di ogni singolo componente dell’organizzazione.
Questa pratica si può facilmente realizzare partendo dai livelli più bassi della scala gerarchica, e risalire gradualmente, così da arrivare ai vertici con le soluzioni ed un piano d’azione già pronti.
Quando lavoro con aziende che hanno almeno 500 dipendenti il tutto diventa ancora più semplice, perché è proprio la quantità di persone da soddisfare che crea un maggior raggio d’azione.
Senza tediarvi entrando nei dettagli, una descrizione sintetica (ma non esaustiva per questioni spazio) può essere la seguente.

  • Per ogni soggetto dedico circa 20 minuti, grazie ai quali si può ricavare un profilo dettagliato di quali sono le sue qualità, le sue doti (spesso nascoste e non sfruttate) e quali i suoi sogni.
  • Collego ogni informazione al tipo di lavoro che eseguono all’interno dell’organizzazione
  • Cerco all’interno dell’azienda le risorse che a costo zero possono essere impiegate per valorizzare ogni persona
  • Uso le stesse risorse per consentire ad ognuno di tracciare una strada che lo porti ai propri obiettivi personali in tempi relativamente brevi.

Queste azioni, se eseguite con la giusta procedura hanno più vantaggi:

  1. Eliminazione del turn over. Qualsiasi imprenditore sa quanto il turn over sia un costo per l’azienda che va dal doppio dello stipendio per i livelli più bassi fino a duecento o anche trecento volte quando si tratta di un dirigente. Considerando che il turn over statisticamente è di circa il 15% annuo, solo questo rappresenta un risparmio enorme.
  2. Aumento della produttività personale con le relative ricadute su tutto il sistema
  3. Attaccamento all’azienda di ogni singolo, inoltre il suo grado di soddisfazione sarà percepito (quando non raccontato direttamente) all’esterno, generando un passaparola positivo nei confronti dell’organizzazione che verrà considerata un punto di riferimento sul mercato, tanto per la concorrenza, quanto per clienti e fornitori
  4. Oltre a trattenere i soggetti migliori, si creerà la fila di candidature di alta qualità con tutti i benefici che ne conseguono
  5. Ultimo ma non ultimo, avrete messo i sindacati nelle condizioni di non aver niente da fare.

La domanda non è più “quanto costa”, ma “Quanto sta costando non farlo”

Per un lavoro ben fatto e duraturo, infatti, l’intervento su un’organizzazione con circa 500 dipendenti non richiede più di due settimane di lavoro e soprattutto non consecutive. Questo consente di non interferire troppo con il normale svolgimento dell’attività.
Inoltre le azioni intraprese si integreranno con le procedure interne senza né modificarle, né aumentarle.
Il tutto sta nel saper collegare nel modo corretto i sogni di ogni persona con il lavoro che svolge.
Ecco perché con un minimo investimento iniziale (il consulente esterno), possiamo affermare che  la produttività e i guadagni passano dai sogni.