Monday, December 21, 2015

L'illusione del multitasking

Intervista a Maria Latella: 
Giornalista, già firma politica del Corriere della Sera, poi direttrice del settimanale A, da anni conduce la trasmissione L'Intervista su Sky Tg24, oggi è anche editorialista del Messaggero e ideatrice e conduttrice su radio 24 di "Nessuna è perfetta".
di Maria Grazia Cangelli
Art by Michela Terzi

A ogni fine d'anno, come tutti, Maria Latella si lancia in alcuni buoni propositi per l'anno che verrà. E, come tutti, dodici mesi dopo, verifica che non sempre all'entusiasmo iniziale è corrisposto il mantenimento dei propositi.
Che cosa si è persa per strada nel 2015?
"Confesso: la forma fisica. Nel 2015 ho completamente mollato quel poco di esercizio che prima riuscivo a fare. Ma nel 2016 ho intenzione di rifarmi".

L'abolizione di ginnastica e Pilates è inevitabile per una che, come l'anchorwoman di Skytg24, è sempre in movimento. Maria Latella conduce ogni domenica "L'Intervista" su Skytg24 e sempre di domenica  è ideatrice e conduttrice su radio 24 di "Nessuna è perfetta", dedicato ai temi delle donne e del lavoro. Durante la settimana, poi, fa la spola tra Roma e Milano e scrive per il Messaggero su temi di società, costume con frequenti incursioni nella diplomazia (ultima intervista all'ambasciatrice tedesca, proprio alla vigilia dello scontro Merkel-Renzi) e in terra francese, dove le sue interviste a politici come Marine Le Pen, Rachida Dati o Michel Barnier compaiono con puntualità.
In Francia, infatti, a Parigi, Latella vive parte della settimana. Sposata col pubblicitario inglese Alasdhair Macgregor-Hastie, lo raggiunge nella capitale francese dopo la diretta Sky. Per questo conosce tutti i prezzi e le migliori combinazioni Roma-Parigi e Roma-Berlino (dove vive e lavora la figlia Alice): "I voli lowcost tengono in piedi le famiglie" è uno dei mantra latelleschi.
Oltre ai suoi impegni professionali e alla vita privata da pendolare europea, la giornalista di Sky (già inviata del Corriere della Sera e direttore del settimanale "A"), coltiva passioni  non strettamente legate al giornalismo. Convinta sostenitrice della parità di genere, è da anni impegnata al fianco di Valore D e di tutte le iniziative tese a promuovere il talento delle donne. Segue con particolare dedizione i temi dell'istruzione (ha fatto parte del board Samsung education) e modera spesso i dibattiti sulla formazione degli studenti medi in collaborazione con Confindustria.
Il suo passato di collaboratrice del network americano Nbc le consente di essere sempre in contatto con gli Stati Uniti: è nel board esecutivo del Centro Studi Americani, con il quale un anno fa ha realizzato un grande evento sui media con ospiti come il ceo di Bloomerg media e i direttori di Wall Street Journal e Cbs.

Negli anni 80, giovane giornalista, fu invitata come U.S visitor dall'amministrazione americana e per questo è diventata anche membro dell'associazione Amerigo cui fanno capo gli US visitors italiani, i professionisti che l'amministrazione seleziona per periodi di studio negli USA.
E negli Stati Uniti Maria Latella tornerà, nel 2016, questa volta come docente. Terrà un ciclo di lezioni sulla politica e le campagne elettorali nella prestigiosa università di Chicago, diretta da David Axelrod, forse il comunicatore più famoso del momento e certo il più vicino a Barack Obama.

E' la prima volta da docente?
"Vado spesso a parlare nelle università italiane, ma per la prima volta terrò un ciclo di lezioni in uno stesso ateneo e negli Stati Uniti. Sono felice dell'invito dell'università di Chicago e particolarmente contenta di trovarmi lì in una fase di grande interesse per la campagna elettorale presidenziale. Dal 1988, anno del duello tra Bush padre e il democratico Dukakis, fino alla convention di Denver che incoronò Barack Obama, ho sempre seguito sul posto le campagne elettorali americane".

Il duello stavolta sembra essere tra Hillary Clinton e Donald Trump. Li ha mai incontrati?

"Ho incontrato Hillary Clinton nel '94, quando venne in Italia per il G20. Restai al suo fianco una giornata, confusa tra le first ladies che erano state spedite in pulmino a fare il tour della costiera amalfitana. Credo sia un po' cambiata, da allora: per esperienze private e per i ruoli pubblici, senatrice e segretario di Stato, che si sono aggiunti a quello di first lady. Vedremo se riuscirà ad essere la prima donna presidente degli Stati Uniti".

A parte l'esperienza da docente all'università di Chicago, quali altri progetti per il 2016?

"Tornare a fare ginnastica".

Un po' minimalista, no?
"Sarà un anno impegnativo, e non solo perchè devo tornare in palestra. Sul fronte de "L'Intervista", il programma della domenica che da anni realizzo per Skytg24, il 2016 sarà l'anno della campagna elettorale a Milano, Torino, Bologna, Roma, Napoli. Saranno mesi intensi".

Ormai Skytg24 è casa sua.
"Lavoro con il network dal 2005 ed è stato un crescendo di stimoli. E' un'esperienza che di anno in anno si fa più interessante".

Giornalista multimediale sul serio: tv, Il Messaggero, e ora anche la radio. Dopo anni di collaborazione con Rtl, quest'anno ha esordito su radio 24.

"Più che un esordio, si è trattato di un ritorno. Dieci anni fa, su radio 24, conducevo un programma il sabato mattina. Stavolta, l'ambizione e i temi sono diversi. Cerchiamo di sollecitare ospiti noti al grande pubblico ed esperti dei vari settori, amministratori delegati, imprenditori, coach su problemi concreti che le donne incontrano lavorando: dai rapporti con i colleghi al modo giusto di chiedere un aumento di stipendio. E poi a "Nessuna è perfetta" sogniamo di riuscire a diffondere una certezza".

Quale?
"Che il multitasking è la più grande fregatura inventata contro le donne, costrette a credere che si possono fare bene cinque o sei cose insieme, avendo  contemporaneamente una vita".

Ce l'ha col multitasking, ma ha tre lavori, vive in tre città e a dicembre è diventata pure membro della commissione filatelica del ministero dello Sviluppo economico, dove siedono campioni del multitasking come Gianni Letta e Luisa Todini. Lei predica bene e razzola male.

"Ho intenzione di razzolare meglio e di limitate la mia dipendenza dal multitasking. Diciamo che cercherò la modica quantità mantenendo se possibile la  qualità. Comincio col ridurre il numero delle città. Nel 2016 il progetto è stare di più a Roma e a Parigi. Anche se mi dispiace, ridurrò la presenza a Milano. Ci starò meno ma proprio per questo la vivrò più "intensamente".