Saturday, March 1, 2014

L'editore come mediatore culturale che arricchisce il dibattito del paese


Intervento di Mirka Giacoletto Papas, Amministratore Delegato di Egea, società editoriale controllata dall'Università Bocconi nonchè Vice presidente dell'Aie, Associazione italiana editori, e Segretario del consiglio di amministrazione e dell'International Advisory Council della Bocconi.

Nascita ed obiettivi di Egea
Egea è la casa editrice dell’Università Bocconi; pubblica libri nell’area delle scienze sociali: economia, management, diritto, sociologia, politologia.
E’ stata creata 25 anni fa, nel 1988, per volontà dell’allora Rettore e Consigliere delegato, professor Luigi Guatri, che desiderava dare uno sbocco editoriale alle  attività di ricerca dell’Università onde mettere a disposizione degli studiosi, dei professionisti , degli operatori economici e del pubblico in generale i risultati degli studi sviluppati dalla Bocconi nelle scienze economiche. 
Art by Michela Terzi for MtM
La Bocconi, infatti, nata come Università privata, quindi consapevole di poter usufruire di condizioni e modalità  di gestione semplificate, a volte persino privilegiate, ha sempre sentito un forte commitment nei confronti del sistema accademico pubblico, della società e del paese: cioè l’impegno di dare il proprio contributo per lo  sviluppo e la  crescita complessiva del sistema culturale ed educativo.
Egea è il frutto di questa filosofia e, in questi 25 anni, si è sviluppata perseguendo obiettivi di divulgazione culturale ad un pubblico sempre più ampio, secondo rigorosi criteri di qualità.
Oggi l’attività di Egea, sempre focalizzata sulle scienze sociali ma in un’ottica più ampia e internazionale, si rivolge al mondo accademico-scientifico con testi di studio e di ricerca, al mondo delle aziende e delle professioni con la “traduzione” delle ricerche  accademiche in testi per gli studenti, i professionisti e al  pubblico “colto”,cioè quello più attento al progredire del dibattito e alle nuove proposte  di riflessione, con testi di saggistica ad ampio spettro

Rapporto tra Egea e Bocconi
Bocconi è una istituzione posizionata a livello internazionale per ricerca e didattica: in quanto tale, attrae studenti, docenti e studiosi da tutto il mondo in un continuo interscambio di idee e conoscenze, di confronto  di culture, di sperimentazione di metodi e ricerche, aperta all’innovazione . 
Egea è parte attiva di questo mondo, dal quale riceve contenuti, conoscenze, stimoli di ricerca. Dal canto suo Egea, presente nel mercato editoriale e a contatto continuo con la realtà sociale e con l’economia reale, funziona per la Bocconi da antenna che coglie e segnala i nuovi trend al loro delinearsi. 
E’ la cross fertilisation di due mondi che si integrano, si “traducono” sui rispettivi pubblici, si stimolano a vicenda.

Come arricchire con contributi di qualità il dibattito economico italiano
Con originalità di contenuti, alto standing degli autori e qualità editoriale. E con rigore, prudenza, selettività.
Ma Egea è una casa editrice che si confronta con il mercato, e quindi con un discorso economico di entrate e uscite e con il dovere di far quadrare i conti, obiettivo che in editoria sembra conciliarsi sempre meno con l’attenzione alla qualità e al rigore. 
Per questo, il nostro sforzo, e la nostra ambizione, è conciliare due obiettivi: da un lato, monitorare le esigenze dei nostri pubblici, cercando di anticipare la loro richiesta, mettendo in lavorazione libri che rispondano  ai loro interessi concreti di studio e di lavoro, scritti da autori di alta e indiscussa qualificazione, competitivi con l’offerta della concorrenza. Quindi prodotti che rispondano anche ad un obiettivo economico per il mantenimento, e possibilmente il continuo sviluppo, della casa editrice.
Dall’altro lato, e contemporaneamente, vogliamo essere presenti sui temi di maggior impatto sul divenire culturale e sociale del Paese, e contribuire ad alimentare un dibattito che possa aiutare l’assunzione di decisioni che riguardano tutti. Ma qui andiamo su numeri piccoli, che difficilmente assicurano ritorni economici ampi, o anche solo sufficienti; tuttavia lo consideriamo un nostro doveroso contributo allo sviluppo del Paese. Il nostro sforzo è finanziare questo secondo tipo di pubblicazioni con il ricavato delle prime. Cosa non sempre facile, soprattutto in momenti  come questi, di grande difficoltà anche per il nostro settore.

Editoria digitale
Il digitale è, per la nostra era, quello che è stata l’invenzione della macchina a vapore  nel 700: un passaggio alla modernità, la rivoluzione di un modo di produrre che è diventata rivoluzione di un modo di pensare, di condizioni di vita, di struttura sociale.
Siamo solo agli inizi di questo passaggio, e nessuno oggi è in grado di prevedere quanto durerà la transizione, quanto ne uscirà cambiato  il modo di produrre e di pensare, quanto ne saranno influenzate le strutture sociali  e i modelli culturali.
Oggi la diffusione di strumenti ad alta tecnologia (Ipad, Iphone, computer di diversa articolazione ecc.) fanno ritenere già raggiunta la nuova frontiera. Ma, mentre all’estero, soprattutto negli Sati Uniti, l’utilizzo di questi strumenti poggia su sperimentazioni e strumenti avanzati e in continuo divenire, con un fatturato del digitale in rapidissima crescita, in Italia  il fatturato non raggiunge l’1% sul totale del settore editoriale. 
Da noi lo sviluppo di questo settore è condizionato da fattori pesanti: mancanza di infrastrutture di base (banda larga); mancanza di strumenti nelle scuole e nelle università; carenza di formazione  e di cultura; condizionamenti del sistema fiscale e distributivo. Le nostre ricerche indicano, ad esempio, che gli studenti li utilizzano molto per giocare o comunicare con gli amici ma, per studiare, stampano sulla carta! 
Tuttavia, pur  nella grande incertezza circa le concrete possibilità di sviluppo del business e dei tempi di ritorno degli investimenti, sia i grandi editori che i medio-piccoli stanno affrontando importanti investimenti, nella consapevolezza del progressivo e inevitabile, anche se lento, formarsi di nuove abitudini di lavoro e di nuove modalità di lettura, che prima o poi incideranno in maniera sensibile sul settore editoriale.
Sul fronte dell’editoria professionale il processo è già avviato; nell’editoria scolastica è oggetto di una difficile riflessione con gli interlocutori governativi, tentati da fughe in avanti che non sembrano tener conto della realtà; l’editoria universitaria, ovviamente  legata all’attuazione della riforma universitaria, soffre il confronto diretto con i grandi gruppi editoriali internazionali, che godono di condizioni geografiche, finanziarie e tecnologiche  certamente più favorevoli e avanzate. Il fronte della “Varia” (cioè i romanzi e la fiction in generale), in cui i librai fanno rientrare anche la nostra saggistica, è quello dove il digitale ha registrato una accelerazione maggiore, ma è anche quello che ha visto l’immediata esplosione della pirateria informatica, confermando ancora una volta la permanenza dell’Italia nella” lista nera” dei Paesi dove il diritto d’autore è meno rispettato e più discusso. Il chiaro frutto, ancora una volta, di un problema di cultura, in primo luogo di cultura della legalità.
Pur nella convinzione generalizzata che il libro cartaceo è ancora lontano dall’aver esaurito la sua funzione, rimane il  fatto che le possibilità aperte dal digitale, sperate o concrete che siano, inducono a mettere in discussione il ruolo dell’editore fino a considerarlo superfluo, quasi fosse sufficiente una piattaforma per la pubblicazione dei propri scritti o un motore di ricerca per mettere in contatto autori o lettori, docenti e studenti e così via, riducendo il ruolo dell’editore  ad un fatto meramente tecnico.
Si dimentica così il suo compito fondamentale di mediazione culturale nell’interpretare le esigenze dei lettori/studenti, nel selezionare su base qualitativa tra le offerte editoriali disponibili, nell’aiutare l’utenza fornendo una guida all’accesso alle fonti e così via.

Le ultime uscite che rimarcano il carattere della casa editrice
I libri usciti nella nostra nuova collana: “Pixel”. Per ora ne sono usciti nove, ma ne stiamo preparando un’altra decina. E sono, secondo noi, la nuova frontiera, sia per lo studio che per la professione.
Si tratta di libri di dimensioni molto contenute (160 pagine, in formato ridotto), scritti da autori di autorevole e indiscussa competenza e notorietà, che affrontano le scienze sociali nei loro elementi essenziali per la conoscenza di base, rinviando all’accesso on line tutto ciò che è approfondimento, documentazione, case history, esercizi per testare la comprensione di quanto letto, ecc. Cioè tutto ciò che rappresenta il completamento della conoscenza della materia e gli strumenti conoscitivi per il suo utilizzo. Quindi una felice sintesi tra l’editoria cartacea e la nuova editoria digitale, in termini di grande rigore contenutistico, agilità di utilizzo e di aggiornamento.
I primi nove titoli hanno avuto per argomento: marketing, management, matematica, relazioni internazionali, organizzazione, budget, informatica, finanza, economia). Fra i dieci volumi in preparazione saranno affrontati temi quali: diritto, storia, amministrazione pubblica, religione, filosofia ecc.
E’ nostra convinzione che questa sia una nuova possibile strada per il passaggio alla modernità editoriale.