Friday, May 4, 2018

C come...Intelligenza Collettiva

                                                                  di Salvatore Dimaggio

Sono fermamente convinto che la crescita dei singoli individui e dei gruppi, sia una delle più entusiasmanti ed importanti sfide che si possano affrontare. Tutto ciò che è vivo può, potenzialmente, crescere, ma lo fa anche nel concreto? Esprime pienamente il suo potenziale? Lo fa in modo rispettoso del suo contesto? Contribuisce alla crescita collettiva? Per avere le risposte alle mie domande è utile fare appello, tra l'altro, alla cosiddetta intelligenza collettiva. Ma di cosa si tratta? E' un concetto affascinante, noto anche come fattore “C”. L'intelligenza collettiva espressa da un gruppo, non equivale assolutamente alla somma delle intelligenze individuali dei singoli membri. Secondo gli psicologi del MIT, Carnegie Mellon, e Union College, i gruppi assumono un carattere proprio che è distinto dalle singole nature dei loro membri. Ma allora da cosa deriva la “C”?  E' proporzionale ai guadagni, ai bonus promessi? O forse è un riflesso del carisma del leader del gruppo? Nessuna di queste ed altre ipotesi avanzate per scoprire quale fosse l'ingrediente segreto capace di far lievitare la “C”, si è rivelata corretta. I ricercatori hanno scoperto che c'è un modo molto semplice per predire il valore di C anche senza misurarlo ed è quello di osservare le riunioni: i gruppi nei quali tutti parlano sostanzialmente per lo stesso tempo, hanno una C molto più elevata di quelli nei quali due o tre parlano quasi tutto il tempo. La discriminazione sulla base dell'importanza in azienda o magari solo dell'arroganza, si rivela perdente rispetto ad un approccio che non trascura nessuno. La parola magica è “sensibilità sociale”, empatia, capacità di comprendere i sentimenti dell'altro. Avreste mai detto che un gruppo di persone molto intelligenti, ma poco armonioso è meno brillante di un gruppo di persone normalissime che si rispettano a vicenda? C'è anche un'altra osservazione che emerge dagli studi di questi autori: più donne ci sono in un gruppo e più è probabile che l'intelligenza collettiva sia alta… una bella lezione di gender equality!