Monday, April 22, 2013

Salvare talento e saper fare dalle burrasche della finanza


Intervento di Carlo Bassi, Ceo di BacktoWork24 (Gruppo24 Ore), Presidente di Sciallino Yatch,  Presidente del Centro Medico Ambrosiano.


Ci tengo a dirlo: io non sono un economista, tanto meno un uomo di finanza e non sono figlio di.... Non sono nemmeno un uomo degli apparati (Banche, Giornali, Politica, Governo, Associazioni di Impresa e dei Lavoratori, Amministrazione Pubblica, Grande Impresa pubblica e privata).

Sono un manager, un imprenditore piccolo, un lavoratore ed un padre di famiglia. Mio padre è arrivato a 45 anni a fare il dirigente nell' azienda dove lavorava da 25 anni e mia madre una casalinga che con uno stipendio solo faceva fare una vita tranquilla a tutti noi cinque. Sono  un "autodidatta" che   in tempi non sospetti ( quando la crisi non c' era e le cause e le analisi non erano , come oggi, "ovvie" a tutti) si guardava intorno e si faceva e faceva (inascoltato)  al suo direttore di banca ed anche a qualche banchiere, agli amici giornalisti e alcuni amici politici di ogni schieramento, ai  tanti "grandi"  imprenditori e " grandi" manager che ho conosciuto, alcune domande da semplice " buon padre di famiglia".

E le  domande di allora erano  queste...

Com'è possibile che la nostra economia premi in Borsa le aziende quando annunciano licenziamenti? E  se tutti licenziano per aumentare gli utili, crescere in Borsa e dare dividendi stratosferici, poi a chi vendono i propri prodotti quando i lavoratori non avranno  più uno stipendio per comprarseli ? Com'è possibile che guardando la sky line di Milano si vedono  centinaia e centinaia di gru, solo gru , che costruiscono tanti palazzi e case? Ma chi le compra case da 4/5/6 mila euro al mq ? quanti siamo per avere bisogno di tante case, sempre più case, i cui prezzi  si gonfiano , e con questi gli affitti, i mutui, le percentuali delle agenzie?  com'è' possibile che si riempiano  le pagine dei giornali  di articoli che gridano allo scandalo se i tassi dei mutui passano ( passavano ) ad es. dal 4 al 4,5% , che vuole dire in media 50 euro in più  al mese per la rata necessaria a comprare la nostra casa , ma nessuno di noi  si lamentava se le tariffe dei cellulari e il prezzo delle assicurazioni, che ci pesavano per centinaia di euro al mese,  lievitavano di anno in anno e  non interrompevano la nostra corsa ad avere tre cellulari per  famiglia  e due , tre auto? se l' ultimo modello di pc, o l' ultimo modello della Golf , venivano presentati un anno dopo che avevo appena comprato l' ultimo pc mega potente o l' ultima Golf euro non so che cosa, che ora non aveva i fari belli come quella presentata adesso  su Quattroruote?

Com' è possibile che le Banche davano i mutui a tutti , ma proprio a tutti, per prime, seconde e terze case ai figli e gli stipendi erano sempre gli stessi? O i leasing per migliaia e migliaia di barche del valore di centinaia e centinaia di migliaia di euro vendute agli stessi dei mutui per le case che con gli stessi stipendi poi dovevano   pagare posti barca e rimessaggi  che intanto valevano più dell' affitto del proprio appartamento?

Com' e' possibile che la maggior parte dei bar e dei ristoranti d' Italia , centinaia di migliaia, ogni giorno per 40 anni,  hanno evitato  di darci lo scontrino - chiedendoci  se potevano evitare di darcelo - e a nessuno di noi sia venuto in mente che centinaia di migliaia di scontrini del caffè  non emessi ogni giorno , per 365 giorni all' anno,  per 40 anni sono una cifra più alta di ciò  che adesso ci rimettiamo tra iva, irpef, tarsu, imu, etc, etc.

Senza neanche aver avuto il vantaggio che quel caffè   o quella pizza   ci venisse almeno scontata visto lo sguardo di complicità' del barista e del pizzaiolo.

Com'è possibile che quando ho chiesto  al tassista di Milano se era vero e perché  , la tariffa  per lo stesso percorso che facevo da anni, solo dieci giorni dopo l' entrata dell' euro , fosse passata da 12.000 lire a 12 euro ,  mi ha risposto con semplicità  e un sorriso aperto e soddisfatto che "si, era vero..." e non ha pensato che contemporaneamente la stessa cosa aveva fatto il barista  dove si fermava a bere  il caffè; il panettiere per il pane e la pasta; il negoziante per le scarpe e i vestiti; la scuola per la retta dei figli, la pizzeria dove portava la famiglia, la benzina,  l'assicurazione, il treno, la metropolitana, etc, etc, all'infinito e che perciò alla fine del giro , la sua furbizia non gli aveva garantito alcun guadagno , anzi ora vive meno bene di prima.

Com' è possibile che l' imprenditore , che aveva messo su con fatica e con la sola scuola media la piccola azienda che oggi gli dava soldi e sicurezza - perché  bravi come i nostri imprenditori non ce ne sono al mondo -non pensava che i propri figli dovessero studiare; che forse, invece di comprare case e case ed intestarsi il capannone,  forse , sarebbe stato meglio reinvestire almeno una parte dei guadagni nelle propria impresa: in nuovi macchinari; sistemi e professionisti con esperienza. Ed e' lo stesso che oggi chiede i soldi alla Banca che non glieli  da  perché' preferisce speculare con i Bot e i Cct;  considera i suoi immobili una garanzia insufficiente, ma soprattutto perché   la banca non pensa   che sia più lui a poter garantire che l' azienda cresca all' estero  o esca  dalla  crisi.

Com' è possibile che tutti ma proprio tutti, operai, impiegati, dirigenti pensassimo alla settimana a Sharm o alle Maldive come un diritto da sommarsi al mese pieno di vacanze estive, ai tanti ponti  , ai 45 giorni e oltre già di ferie e feste. Con i sindacati che se avessero potuto, pur di garantirsi qualche altro migliaio di iscrizioni, avrebbero fatto la settimana corta e poi cortissima, tanto paga lo Stato,l' inps, la cassa integrazione.

Com' è possibile che tutti pensassimo di poter continuare a metter via risparmi in Bot, Cct, obbligazioni e fondi che le Banche ci offrivano come caramelle o in case ( prime, seconde, terze) senza mai immaginare che già allora  la pensione, i servizi sanitari, i trasporti ma soprattutto il lavoro, il lavoro garantito per tutti , non poteva essere più garantito da altri: lo Stato; gli imprenditori, la finanza, la Tv con i suoi premi e i giornali gonfi di pubblicità .

Poi e' arrivata la crisi. Una crisi nera ed ho smesso di pormi e porre domande per altro allora tutte rimaste senza risposte.

Ed ho pensato che se volevo garantirmi  un lavoro , e garantirlo ai miei figli, dovevo investire del mio. Investire per costruirmi un lavoro. Togliere i soldi alle Banche e metterli in piccole imprese e investire nel lavoro, nel prodotto, nelle capacita'mie e degli altri. E mettere insieme al denaro  tutte le mie capacita', trent' anni di esperienza, le mie relazioni e soprattutto la certezza che avrei dovuto ogni giorno essere capace di costruirmi il futuro.

E' cosi' ho dato nuova vita a piccole imprese, ho creato qualche posto di lavoro. Ho dato una opportunità ai miei figli .

E cosi' ho dato vita a BacktoWork ( www.backtowork.it) che e' la sintesi ed una risposta concreta a tutto  ciò. E soprattutto pretende di rimettere al centro il lavoro, l'investimento sul lavoro, il merito e il risparmio privato messo a disposizione delle imprese  e del lavoro. L' ho fatto perché  ero" incazzato" nel vedere disperdere, senza che nessuno facesse veramente nulla, patrimoni inestimabili per la vita di un Paese, quali sono il capitale intellettuale e professionale, rappresentato dalla forza lavoro più  matura, e il patrimonio industriale. Gli uni e gli altri " vittime" della crisi ma vittime soprattutto di un sistema impotente e cinico come quello che ho descritto all' inizio .

Dopo un anno BacktoWork oggi entra a far parte del Gruppo 24 Ore e questo traguardo non e' importante solo perché  un "piccolo progetto" diventa , a sua volta, una bella storia imprenditoriale ma perché  l' idea che lo ha ispirato, evidentemente ha contaminato una realtà' ben più  grande , strettamente legata, addirittura un tempo interprete e protagonista , di quel mondo che prima ho descritto.

Il Gruppo 24 Ore, quindi la Confindustria , fan proprio con BacktoWork24,  un progetto che si dedica ad aiutare davvero le piccole imprese e a recuperare i lavoratori esperti. Ed oggi i primi risultati si vedono: oltre 62 milioni di euro resi disponibili per le piccole imprese.

Poi ho pensato che e' inutile illudersi che nel futuro si possa godere tutti indistintamente del servizio sanitario "gratis" o a basso costo. Indifferentemente , che tu sia un disoccupato , un dirigente o un imprenditore . Anzi ho pensato che non era giusto.E che i servizi di base alla persona debbano essere garantiti a tutta la comunità secondo  principi di sussidiarietà e livelli di reddito. Chi guadagna di più  paga di più' .
 E che da questo potesse nascere anche un modello di nuova " impresa privata sociale"  .E cosi' ho dato vita a MediciperTutti ( www.medicipertutti.it)

E poi ho pensato che forse valeva la pena riproporre all' estero il genio, lo stile,  l' unicita' dei nostri prodotti e delle nostre imprese. Con una semplice formula nuova : conservare i "geni" che sanno progettare e costruire come nessuno al mondo e mettergli vicino  chi sa gestire e sviluppare le aziende. Dimostrando che anche se piccole le nostre aziende possono essere leader nei propri mercati e andare nel mondo per crescere e dare soddisfazioni a chi ci investe e a chi ci lavora. E cosi' abbiamo fatto società  con Umberto Borile per produrre moto italiane ( anche con una partnership tecnica con Ducati) che interessano gli appassionati dagli Stati Uniti al Giappone. Ho preso Sciallino che per 50 anni aveva fatto barche uniche . Nel 2008 e' stata travolta dallo scoppio della bolla che per 20 anni ha fatto vendere in Italia a qualsiasi prezzo, barche fatte da tutti a tutti. Ora ,ricominciando da capo , e' uno dei pochi cantieri italiani che sta dimostrando di poter andare  in Cina, negli Emirati e negli Stati Uniti.Mi sono affiancato a chi sa fare abiti da uomo secondo una tradizione unica ed abbiamo dato vita alla Sartoria Acquadimare; ho rilevato lo storico Centro Medico Ambrosiano dove la reputazione , la qualità  dei servizi e delle prestazioni mediche sono sempre state un principio ed ora sono , alle stesse condizioni di qualità  e professionalità' , disponibili per molte più persone.

E così, mettendo tutto insieme, sto dando vita ad una piccola Holding che lavori per tutte le mie attività  e può' offrire servizi e prodotti anche a terzi.

Pensando che la qualità  non dev'essere un lusso e non va confusa e venduta con  il lusso e la moda: che han fatto perdere e fa perdere  a tutti noi il senso del valore delle cose.

La qualità  dev' essere la vera ragione del nostro lavoro e della possibilità  di fare impresa: lavorare per la qualità richiede capacita' ( quindi merito) e offre alle aziende italiane l'ultima possibilità di salvarsi.